Pensare alle strategie di web marketing, oggi, è fondamentale. Non puoi immaginare una presenza online senza una buona organizzazione di ciò che puoi fare con gli strumenti a disposizione. Come la SEO, il content marketing o l’influencer marketing. Senza dimenticare i social e l’inbound marketing.
Come si fonde tutto questo? Quali sono gli equilibri e le sfumature per arrivare a una buona soluzione? Tutto si basa sulla pianificazione e, come già detto, sulle strategie di web marketing adeguate agli scopi. Ecco, perché non approfondiamo l’argomento insieme a Massimiliano Gennari di Emoe?
Chi sei e di cosa ti occupi?
Mi chiamo Massimiliano Gennari, sono nato a Torino poco più di 37 anni fa con la passione del basket. Adoro gli animali, i bonsai e i calzini colorati. Ho una figlia bellissima e curo strategie di Web Marketing, con particolare attenzione alla SEO da quasi 10 anni. Nel 2014 ho fondato Emoe, un’agenzia di comunicazione e marketing a Volpiano, 20 km da Torino. La mia frase preferita è di Charlie Chaplin:
Se non potete continuare a ridere per la stessa battuta, perché continuare a piangere per lo stesso problema?
Cosa conta nelle strategie di web marketing?
Come vi ho già detto, una delle mie passioni è quella per i bonsai. Ogni pianta per crescere forte e in salute ha bisogno di un buon terreno e di tante cure. Lo stesso vale per le strategie di web marketing: bisogna studiare bene il mercato, studiare i competitor, scegliere gli strumenti giusti. Insomma è fondamentale preparare al meglio il terreno.
In seconda battuta bisogna prendersene cura. Nel marketing le cose cambiano spesso e, quello che funziona oggi, può non funzionare domani. È necessario quindi non aver paura di cambiare strada.
Come sta cambiando la SEO oggi?
Fare SEO nel 2017 è fondamentale, nonostante siano ancora poche le aziende che investono. Sia per chi ha un blog, un sito aziendale o un e-commerce, le attività SEO potranno posizionarvi sui motori di ricerca e quindi, aumentare le visite al sito.
Ormai è risaputo che la maggior parte degli utenti è portato a cliccare sui primi risultati che appaiono su Google ed è quindi fondamentale posizionarsi il meglio possibile. Molti siti ricevono la maggior parte del traffico da altri canali, come ad esempio i social (per i blogger spesso funziona così).
Ma è necessario conoscere le basi della SEO. Rispetto a qualche anno fa oggi è molto più difficile fare SEO, visti i nuovi strumenti e la complicazione dell’algoritmo di Google. Per prima cosa oggi bisogna pensare a ottimizzare i siti web per il mobile, visto che sono sempre di più i visitatori “da smartphone”. Inoltre, con il progetto AMP, Google ha fatto capire che sta cercando di ottimizzare al meglio l’esperienza utente da dispositivi mobili (migliorando la velocità di navigazione delle pagine).
Dal punto di vista del copy è importante ricordare che, al giorno d’oggi, lunghezza e livello di approfondimento dei contenuti sono più importanti rispetto alla frequenza di pubblicazione.
Un articolo di 1500 parole ben strutturato ed esaustivo sull’argomento è quindi meglio di 5 articoli da 300 parole. Ovviamente è meglio un articolo da 300 parole piuttosto che nulla ma, ai fini SEO, un articolo dovrebbe essere lungo tra le 1500 e le 1600 parole.
E per la sicurezza? Anche quella è importante?
Google ora ci sta consigliando caldamente di installare un certificato SSL sul nostro sito. Un certificato SSL ha la funzione di criptare le informazioni che vengono inviate dal browser dell’utente al server dove si trova il vostro sito web. Questa funzionalità serve a proteggere i dati sensibili che potrebbero essere intercettati durante la comunicazione tra browser e server.
Già da qualche tempo Google ha iniziato a premiare i siti che adottano questo tipo di misure di sicurezza. Inoltre Google Chrome ha iniziato a etichettare i siti senza SSL come non sicuri: questo non aiuterà con gli utenti che visiteranno il nostro sito.
La formazione è decisiva: cosa suggerisci a chi inizia?
A Settembre 2017 ho fondato Ant Academy, una scuola di formazione specializzata in corsi in aula e in azienda. Faccio formazione da quasi 10 anni e ho tenuto più di 150 corsi. So bene quanto è utile tenersi sempre aggiornati, soprattutto nel marketing. Ma è bene non esagerare. Non serve formarsi su tutto.
È fondamentale scegliere una strada e seguire la direzione. Ormai i tuttologi non vanno da nessuna parte. Inoltre la formazione aiuta a costruire le basi, ma è l’esperienza che costruisce la struttura.
La programmazione fa comodo ai SEO?
La mia formazione scolastica e personale mi ha portato a conoscere molto bene la programmazione a oggetti (in particolare Java, della quale ho 4 certificazioni ufficiali Oracle). La programmazione aiuta a formare la mente a livello matematico e analitico. La SEO è una materia analitica, basata sui numeri.
Conoscere la matematica e avere una mente che non fatica a gestire i numeri, aiuta a risolvere alcune situazioni complicate che si ritrovano durante le analisi dei dati, che essi siano dati di navigazione, web analytics oppure grandi database di parole chiave, backlink o dati di scansione.
Ma per fare SEO non è indispensabile saper programmare, ma bisogna di sicuro conoscere l’HTML (altrimenti non la si può fare a livello professionale). Per il resto ti puoi far aiutare da un programmatore.
Ma le aziende sono pronte a investire?
In Italia le aziende che credono nel marketing sono sempre troppo poche. Lavorare sulle strategie di web marketing è un’opportunità, ma spesso viene visto come un costo piuttosto che a un investimento.
Vedo aziende con un potenziale mostruoso che investono pochi spiccioli in marketing. Il mondo si sta evolvendo e i potenziali clienti (qualunque sia il prodotto o servizio) si stanno spostando sul web: quindi prima o poi tutte le aziende dovranno puntare sulle strategie di web marketing.
Un consiglio SEO che cambierà la vita del lettore
Potrei essere controcorrente ma vi consiglio di non puntare troppo sulle keyword. Ovviamente è importante ottimizzare i contenuti per una parola chiave che scegliete. Questa parola chiave dovrà quindi comparire nel tag title, nella meta description e all’interno del testo (se usate WordPress potete farvi dare una mano da un plugin come Yoast SEO).
Ora però quello che è cambiato è che la frequenza della parola chiave sta diventando meno importante a vantaggio dei sinonimi. Fino a qualche anno fa era importante inserire la parola chiave all’interno del testo con una frequenza media del 1% (cioè inserirla una volta ogni 100 parole). Ora invece l’algoritmo di Google si è evoluto e preferisce leggere una buona frequenza di parole chiave correlate a quella principale. A livello SEO i miei consigli sono:
- Pubblicate contenuti di qualità.
- Ottimizzate sempre le immagini e le informazioni correlate (tag alt).
- Assicuratevi che il vostro sito web sia veloce.
Dal punto di vista marketing, cercate di capire subito quale obiettivo avete e provate a capire cosa vi può servire per raggiungerlo. Dopodiché pensate a chi vi dovrete rivolgere: l’identikit del target è spesso sottovalutato, ma è la cosa più importante in una strategia di web marketing.
Scrivete in un bel file Excel quali strumenti volete utilizzare e quali sono i pro e i contro di ognuno di essi. E poi… fatemi sapere se la vostra strategia sta funzionando oppure no. Su Facebook mi trovate qui facebook.com/massimilianogennari.it.