Segmentare o accogliere: il dubbio del webwriter

Segmentare o accogliere: il dubbio del webwriter

Hai deciso di investire nei contenuti? Ottima scelta, questa soluzione porterà dei vantaggi al tuo business. Soprattutto se decidi di affidarti a un’azienda seria, a una realtà capace di lavorare su una strategia chiara. Magari facendo anche un buon lavoro di digital PR e blog outreach.

Oggi i contenuti sono fondamentali perché ti permettono di sfruttare in pieno la logica dell’inbound marketing: attirare i propri clienti, come un fiore fa con le farfalle (parola di Rudy Bandiera e Riccardo Scandellari). Sono gli altri che devono interessarsi alla tua attività. E per fare in modo che questo avvenga devi creare dei contenuti.

La prima idea che ti viene in mente quando si parla di contenuti? La scrittura, la pubblicazione di un testo su un blog o su una piattaforma legata alle tue attività. Questo è anche il principio base del native advertising: creare un contenuto di altissima qualità per puntare prevalentemente al branding, alla diffusione del nome, alla capacità di far conoscere le proprie abilità a un pubblico differente.

Hai studiato il target, sai cosa cerca e conosci il modo in cui si esprime. Conosci le ricerche che fa il tuo lettore ideale, conosci il tone of voice. Ma quando crei un contenuto puoi raggiungere potenzialmente tutti: sei online, sei rintracciabile dal mondo intero.

Per approfondire: brand, blogging e content marketing. Ma quali benefici?

Questo ti affascina, vero?

Vorresti comunicare con tutti, vorresti scrivere contenuti in grado di soddisfare le esigenze e gli interessi di un pubblico ampio. Più ampio possibile. Capita, è il desiderio del webwriter di soddisfare tutte le esigenze e parlare con il mondo intero. È il desiderio di inclusione collegato direttamente con il bisogno ancestrale di aumentare le visite.

Parlo a tutti, ricevo i favori di un pubblico più ampio. Quindi aumento le visite. Il dato numerico su Google Analytics è importante. Ma questo è un problema per chi ha dei riferimenti chiari in termini di obiettivi. Perché il tuo obiettivo è chiaro: aumentare le vendite, non le visite.

Segmentare o accogliere: il dubbio del webwriter

Il compito di un webwriter, spesso, è quello di segmentare e non quello di includere. Non deve chiamare a raccolta la massa, la deve snellire. Perché quando pubblichi i tuoi contenuti online hai un obiettivo: raggiungere il tuo target.

Questo significa creare contenuti che siano affilati come una spada, specifici, approfonditi. Capaci di risolvere il problema di una nicchia, o di soddisfare un bisogno specifico. Questo ti permette di ottenere più risultati: più links, più condivisioni, più brand awareness, più conversioni o lead generation. In un ipotetico funnel dedicato alla content creation, ci sono diversi livelli di scrittura da sfruttare.

Per approfondire: 5 trucchi da vero persuasive copy.

Devi prendere una decisione

Puoi pensare a un calendario editoriale con articoli dedicati a un pubblico generalista, quelli che possono essere i post della pubblicazione quotidiana, alternati da articoli specifici in grado di affrontare dei temi da una prospettiva diversa, più sofisticata. Puntare a un articolo con diversi livelli di lettura è più difficile: rischi di non seguire un target specifico e di posizionarti come un divulgatore.

In ogni caso, come suggerisce anche Annamaria Testa, devi prendere una decisione. È importante segmentare il pubblico, fidelizzarlo attraverso una scelta stilistica che ti permette di iscrivere il lettore in un “club di illuminati” che condividono codici e conoscenze. Ma è necessario anche semplificare il testo per ampliare il raggio d’azione.

Ha senso compiere anche una scelta diversa: segmentare il pubblico anche attraverso la complessità del testo, o fidelizzare un pubblico specifico attraverso una cifra stilistica (…) c’è comunque da prendere una decisione, altrimenti ci si trova un mano un testo che non ha forma né carattere e non riesce a parlare né a tanti, né a pochi.

Questo è il punto fondamentale: prendere una scelta. Non puoi lavorare senza una direzione precisa, senza un orientamento chiaro. Lavorare con i contenuti vuol dire avere una strategia di base, vuol dire definire gli obiettivi. Ma anche conoscere i propri valori, le esigenze aziendali, i punti di forza e di debolezza. Lavorare alla cieca – pubblicare contenuti senza avere un riferimento preciso – è pericoloso e controproducente.

La tua opinione

Scrivere vuol dire creare, sfruttare la propria creatività. Ma vuol dire anche piegare la propria penna alle esigenze aziendali. Segmentare o accogliere: tutto dipende dai tuoi obiettivi. Per questo è fondamentale – ripeto, fondamentale – riflettere su questo punto. Una content strategy che non ha obiettivi ben definiti, e che magari ignora il target o i valori aziendali, è destinata a fallire miseramente.

Sei d’accordo? Lascia la tua opinione nei commenti.

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