Come posizionare un sito web su Google
Nell’era di internet riuscire ad ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca e su Google, come spiegato su https://jfactor.it/, è fondamentale per qualsiasi tipologia di attività. I clienti, infatti, ormai tendono non solo ad acquistare beni e servizi sul web, ma anche a prendere qui, più in generale, informazioni anche su liberi professionisti, come avvocati, medici, centri analisi, etc. (informazioni che ovviamente andranno ad indirizzare la loro scelta). Ma come si fa a migliorare visibilità e posizionamento sui motori di ricerca del proprio sito web? Ecco di seguito una piccola guida.
Come funziona un motore di ricerca?
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Per comprendere meglio tutto ciò che è legato al posizionamento sui motori di ricerca, dobbiamo prima capire in maniera approfondita come funzionano. Innanzitutto cominciamo col dire che Google è, senza ombra di dubbio, il motore di ricerca che la fa da padrone a livello mondiale, sebbene negli U.S.A. anche Bing e Yahoo abbiano una buona percentuale di ricerche e altri motori di ricerca locali in Russia e in Cina prendano un’altra significativa parte del mercato.
In linea di massima, ad ogni modo, i motori di ricerca hanno tutti lo stesso funzionamento: sono come delle grandi librerie in cui sono catalogati libri, suddivisi in base al genere, a di cosa trattano, etc. Proprio come delle biblioteche, infatti, i motori di ricerca inseriscono all’interno del loro database i vari siti web e li catalogano a seconda dell’argomento trattato o delle parole chiave che ricorrono più frequentemente.
Perché posizionare un sito web su Google?
Riuscire a raggiungere un buon posizionamento su Google è un ottimo punto di arrivo (ma anche di partenza dal punto di vista economico) per ogni tipo di attività. Abbiamo, infatti, già affermato che Google è il primo motore di ricerca per numero di ricerche e utenti. Questo significa che l’utente medio, nel momento in cui avrà bisogno di qualcosa, si rivolgerà a questo motore di ricerca per trovare una risposta ai propri bisogni e farà affidamento sulla “classifica” di siti web stilata dallo stesso per acquistare quello di cui ha bisogno.
Ovviamente, quindi, l’utente comincerà ad aprire i vari siti web cominciando dal primo e dalla prima pagina e si fermerà nel momento in cui troverà ciò che gli serve. Per questa ragione è molto difficile che questi arrivi alla seconda o alla terza pagina di risultati e, conseguentemente, appare evidente che occupare un posto nella prima pagina rappresenta un’occasione decisamente accattivante per un sito web, che potrà così guadagnare un numero maggiore di clienti e di conseguenza anche per l’attività corrispettiva che in questa maniera avrà la possibilità di aumentare il proprio fatturato.
Come ottenere maggior visibilità e far salire di posizione un sito web?
Adesso, dunque, immagino che ti starai ponendo la fatidica domanda: ma come faccio ad arrivare in prima pagina con il mio sito web? La risposta è molto semplice: attraverso la SEO. Questa sigla che avrai probabilmente sentito nominare più volte sta per Search Engine Optimization e significa Ottimizzazione per i motori di ricerca. Il termine SEO, dunque, racchiude quelle tecniche necessarie per migliorare visibilità e posizionamento di un sito web sui motori di ricerca, che si dividono in:
- Ottimizzazione SEO on page
- Ottimizzazione SEO off page
Attivitá On Page per scalare posizioni in SERP
L’attività on page fa riferimento a tutte quelle operazioni che vengono eseguite direttamente sul sito internet in questione e che sono direttamente funzionali al miglioramento del posizionamento di un sito web.
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Keyword research: scegli le keyword migliori
Tutto parte dalla Keyword research, ovvero dalla scelta delle parole chiave su cui lavorare. Le parole chiave, o keywords, sono, molto semplicemente, le parole che vengono inserite nella barra di ricerca dall’utente. Supponiamo che stiate cercando un ristorante di pesce in centro: le parole chiave che inserirete nella barra di ricerca saranno, molto probabilmente, “ristorante pesce centro”. Il motore di ricerca ordinerà i risultati ottenuti in base a diversi criteri come l’attinenza a quanto cercato, l’autorevolezza del sito web, la navigabilità da vari dispositivi, etc. Per iniziare a lavorare sulla SEO, dunque, il primo passo è scegliere su quali parole chiave lavorare. Le migliori saranno quelle attinenti al vostro sito web e al vostro prodotto o servizio, ma soprattutto quelle con scarsa competitività ed una buona media di ricerche mensili (questo perché se la parola chiave è molto generica, dovrà competere con molti siti web e sarà difficile scalare le prime posizioni).
Individua le intenzioni di ricerca
Per scegliere le tue parole chiave per le quali far salire di posizione il sito, dunque, inizia a domandarti che cosa potrebbero cercare gli utenti del web per arrivare al tuo sito. Pensa fuori dagli schemi e in maniera creativa e appunta su un foglio di carta cinque parole chiave da cui partire. Per ciascuna controlla ciò che appare in Google nella sezione “ricerche correlate” ed integra la lista con altre eventuali parole chiave che potranno apparire in questa sezione. Una volta che hai completato la lista verifica per ciascuna parola la media di ricerche mensili e la competitività.
Piano Editoriale: contenuti che incontrano le ricerche degli utenti
Dall’altra parte le parole chiave che dovrai scegliere dovranno avere una buona media di ricerche mensili, altrimenti perché mai dovremmo lavorare sul loro posizionamento? Questo fattore può essere verificato grazie ai tools offerti gratuitamente da Google, grazie ai quali potrai verificare anche le tendenze del momento in fatto di ricerca delle keywords.
Per approfondire: piano editoriale per il blog aziendale
Ottimizza il tag title in ottica SEO
Una volta stabilite le parole chiave su cui lavorare dovrai passare al lavoro vero e proprio sul tuo sito web. Qui dovrai inserire le keywords che hai scelto, nella maniera più naturale possibile (e non troppo spammosa per evitare di annoiare l’utente) partendo dal tag title.
Migliora la meta description per aumentare CTR
Con la sigla CTR si fa riferimento alla percentuale di utenti che decidono di cliccare sul tuo sito web. Per aumentare questo fattore devi lavorare sulla meta description, inserendo al suo interno le parole chiave, ma facendo molta attenzione ad inserire frasi accattivanti e che invoglino effettivamente l’utente ad aprire il tuo sito web.
Scegli con cura l’H1 del tuo articolo per migliorare il posizionamento
Come ti ho già anticipato, dunque, Google capisce di cosa parla un sito web e, di conseguenza, lo cataloga per le parole chiave attinenti, grazie alla presenza delle stesse all’interno dei contenuti testuali. Dovrai, dunque, inserire nel tuo articolo articoli che parlino dei tuoi prodotti, facendo attenzione ad inserire nel titolo dello stesso la parola chiave (cercando sempre di farlo in maniera molto naturale e non appiccicando la parola chiave casualmente all’interno della frase). La parola chiave dovrà essere inserita anche nel sottotitolo.
Ottimizza gli header per migliorare la leggibilitá dell’articolo
Al tempo stesso risulterà estremamente utile ai fini del posizionamento SEO, non solo inserire la parola chiave all’interno del primo sottotitolo (o h2), ma suddividere lo stesso in varie sezioni grazie all’ausilio, per l’appunto, dei vari header (h1, h2, h3, h4, etc.). Questo renderà l’articolo più leggibile e aiuterà l’utente a navigare tra le varie aree dello stesso per individuare ciò che più gli interessa. I sottotitoli, infatti, aumentano la leggibilità dei contenuti testuali e questo è un fattore molto apprezzato dagli utenti del web.
Migliora la struttura dei link interni: è fondamentale per il posizionamento sui motori di ricerca
Una buona ottimizzazione SEO on page, inoltre, prevede anche un lavoro accurato sui link interni e sul menu. I link interni, infatti, passano autorevolezza da una pagina all’altra, un valore che in SEO viene chiamato “link juice” (ovvero “succo di link”). Per far salire di posizione un sito internet, dunque, è importante che il menu sia ben strutturato e che le pagine del sito web siano collegate internamente tra loro con un senso.
Ottimizzazione delle immagini
Per una maggiore visibilità, le parole chiave vanno inserite anche nei nomi delle immagini, che dovranno essere nominate in modo analogo al seguente: posizionamento_seo_ottimizzazione.jpeg (ovvero inserendo le parole chiave di nostro interesse che in questo caso sono “posizionamento seo ottimizzazione”). In questa maniera non solo miglioriamo il posizionamento del nostro sito web ma, al tempo stesso, facciamo sì che questo compaia nelle ricerche effettuate nella sezione immagini di Google.
Velocitá caricamento del sito web
La velocità di caricamento del sito internet è uno dei fattori che influenza notevolmente il posizionamento. Questo, infatti, è uno dei criteri che Google prende in considerazione per stilare la sua “classifica” e posizionare i siti web. Per questa ragione evita di caricare file troppo pesanti e che possano rallentare il caricamento delle pagine.
Local SEO
Se hai un’attività locale è molto importante apparire nella sezione maps di Google. Il motore di ricerca, infatti, tende ad ordinare alcuni risultati in base alla posizione di chi effettua la ricerca. Il mio consiglio, dunque, è quello di puntare su una strategia marketing locale registrare accuratamente la tua attività su Google, inserendo l’indirizzo in maniera precisa, recapito telefonico, orari di apertura, etc.
Mobile strategy per il tuo sito web
Inutile dirti che ormai gran parte delle operazioni che svolgiamo sul web sono svolte grazie all’ausilio degli smartphone. Questo significa che il tuo sito deve essere navigabile da ogni tipo di dispositivo, ma soprattutto facilmente accessibile e navigabile da dispositivi mobili. Questo contribuirà non solo ad aumentare il grado di soddisfazione dei tuoi utenti, ma anche a migliorare il posizionamento del tuo sito internet.
Attivitá off page per migliorare posizione su google
Adesso che abbiamo affrontato in maniera approfondita tutte le attività da mettere in pratica per una buona ottimizzazione on page, passiamo all’ottimizzazione off page, che racchiude tutte quelle operazioni che vengono svolte al di fuori del sito internet per migliorarne il posizionamento.
Link building: rendi il tuo sito più autorevole per una maggiore visibilità
La link building è sostanzialmente la principale attività di ottimizzazione off page SEO. Questa consiste nella creazione di link all’interno di altri siti web che rimandino al tuo, facendone così accrescere la popolarità e l’autorevolezza agli occhi di Google. Nel processo di link building, però, fai bene attenzione a due fattori:
- Assicurati che il link non sia stato inserito in modalità “no follow” (modalità che impedisce ai crawler di Google di seguire il link e che dunque è totalmente inutile ai fini del posizionamento sui motori di ricerca).
- Trova siti web che trattino argomenti simili al tuo e inserisci il link solo al loro interno, perché Google penalizza link inseriti su siti che non hanno alcun collegamento tematico tra di loro.
Content marketing
Il content marketing, invece, è un tipo di marketing che crea e condivide contenuti editoriali, così da acquisire clienti e accrescere il guadagno di un sito web. Puoi sfruttarlo per migliorare il tuo posizionamento grazie all’inserimento di news, link video, etc.
Blogger outreach
Il blogger outreach, invece, è un altro aspetto della link building e riguarda il rapporto tra gli inserzionisti e i blogger. Riuscire a piazzare il tuo prodotto in questa maniera, infatti, può essere estremamente importante per migliorare la visibilità della tua azienda.
Native Advertising
Il Native advertising, invece, detto anche “pubbilicità nativa”, è una forma di pubblicità che serve a far crescere l’interesse negli utenti, prendendo l’aspetto dei contenuti del sito in cui questa è ospitata.
Influencer marketing
Infine avrai sentito sicuramente parlare dell’influencer marketing, ovvero del puntare su influencer del mondo “social” per pubblicizzare il proprio prodotto. Per alcuni ambiti questo tipo di attività può portare a dei risultati decisamente sorprendenti.
Come verificare posizionamento SEO
Una volta che avrai messo in pratica tutte queste operazione avrai sicuramente aumentato le tue possibilità di arrivare in prima pagina. Ma come si fa a verificare il posizionamento SEO del tuo sito web e gli eventuali progressi ottenuti dallo stesso? La risposta è molto semplice: cercando su Google le parole chiave per cui hai deciso di posizionare il tuo sito web e constatando se ci sono stati dei miglioramenti o meno. Se il lavoro sulle parole chiave è stato svolto in maniera corretta e le keywords che si sono scelte non sono eccessivamente competitive le possibilità di successo sono decisamente alte e, sebbene in alcuni casi sia difficile raggiungere la prima posizione, dovreste esservi almeno avvicinati alla stessa o aver raggiunto la prima pagina.
Il mio consiglio, in ogni caso, è di lavorare costantemente sulla SEO, senza perdere mai di vista il proprio obbiettivo. Solo in questa maniera riuscirai a guadagnarti la prima posizione, triplicando i tuoi guadagni e aumentando in maniera decisamente consistente i tuoi potenziali clienti.