Quando affronti il tema del digital storytelling hai paura di cadere nel già noto, di elencare i casi che hanno fatto notizia. Che hanno guadagnato l’attenzione dei blogger. Anche su MediaBuzz ho affrontato il tema dello storytelling aziendale, ma la differenza che oggi voglio definire è un’altra: quali sono i passaggi essenziali.
Chiaro, lo storytelling è una tecnica che oggi sta avendo particolare attenzione perché viene racchiusa nel macro universo dell’inbound marketing. Tu sai di cosa sto parlando, vero? La logica è questa: sono le persone che ti trovano nel momento giusto. E lo fanno attraverso una buona attività legata ai contenuti. Contenuti che non devono essere per forza informativi. Ci sono articoli del blog che possono chiarire. Poi ci sono video che possono emozionare con lo storytelling.
E che non guidano il pubblico verso una landing page o un form per lasciare una richiesta di preventivo. Forse questi video hanno un altro scopo: il marketing narrativo. Cosa succede quando questa materia così potente e malleabile incontra la forza del digitale? Ecco gli snodi decisivi.
La narrazione digitale
Posso azzardare? Posso affermare che qui si trovano sono gli stessi punti di una grande storia? Di sicuro c’è una connessione tra gli eventi. Kurt Vonnegut ha individuato questa similitudine, sottolineando come i ritmi della storia classica – della fiaba, del racconto – siano condivisibili e riutilizzabili in altri contesti. Questo perché sono degli schemi universali, delle regole da rispettare.
Punta verso un singolo target, lavora sulla precisione, non divagare e prenditi cura dei personaggi. Al tempo stesso ci sono dei passi essenziali di una narrazione che permettono al digital storytelling di diventare marketing. In che modo? Attraverso la comunicazione di valori ben precisi, messaggi che sarebbe impossibile inoculare attraverso la pubblicità classica.
Come puoi cambiare l’opinione del pubblico che vede la tua azienda come semplice produttrice di beni o dispensatrice di servizi? Con l’advertising? No, hai bisogno del corporate storytelling. Ovvero di un messaggio capace di arrivare all’attenzione delle persone grazie alle emozioni. Quali sono i punti per far emergere tutto questo? C’è un grafico interessante che devi analizzare.
Digital storytelling: il processo
Ecco la sequenza per mettere in pratica le tecniche di storytelling secondo Samantha Morra. Questo schema, preso da edtechteacher.org, mette in chiaro le procedure per trasformare i tuoi obiettivi in risultati. Per poi, come suggerisce il ciclo, tornare sulla prima riflessione: rilanciare l’idea.
Perché questo è il ciclo che devi seguire. Alla base c’è una riflessione relativa alla strategia digitale, al come utilizzare gli strumenti messi a disposizione dell’universo inbound marketing per ottenere determinati risultati. C’è attenzione al piano editoriale, alla schematizzazione delle pubblicazioni e dei passaggi per creare i contenuti. Ecco il caso del digital storytelling.
1. Scrivi una proposta
Hai studiato il contesto? Conosci gli obiettivi dell’azienda? Sai quali sono i vantaggi e gli svantaggi? Perfetto, la tua idea è allineata a tutto questo. Ogni grande storia nasce da una buona intuizione e il processo creativo ha bisogno del tuo genio. Non deve mai mancare, e devi eliminare tutti gli ostacoli per raggiungere il passaggio successivo.
2. Cerca, esplora, approfondisci
L’idea è buona, ma può essere applicata? Si allinea alle tue esigenze? Quali sono gli spunti, le connessioni tra le rappresentazioni idealtipiche e il tuo target? Fare digital storytelling non significa improvvisare: devi studiare e approfondire i legami superficiali e quelli più nascosti.
3. Scrivi la bozza
Il momento della scrittura. Devi buttare giù una bozza, la tua idea deve prendere forma e deve trasformarsi in testo. Questo è un passaggio decisivo per quanto sia particolarmente grezzo nel restituire un risultato non definitivo. Perché poi c’è un altro step: quello dedicato alla rappresentazione visual.
4. Crea uno storyboard
Cosa è una storia? La sintesi tra buona scrittura e immagini, suoni, colori, forme, video. Come suggerisce Samantha Morra, George Lucas ha detto: “If people aren’t taught the language of sound and images, shouldn’t they be considered as illiterate as if they left college without being able to read or write?”. Affermazione forte, ma significativa. Devi insegnare alle persone l’importanza delle immagini e dei suoni.
5. Crea la storia
Esatto, ora devi creare. Hai una base di partenza, hai un’idea e uno storyboard. Adesso devi registrare tutto ciò che ti serve. Ad esempio, se stai lavorando sul visual storytelling devi puntare su suoni e visual. Non ti mentirò, per implementare una strategia di content marketing e ottenere buoni risultati devi avere al tuo fianco un un buon team. Altrimenti rischi di avvicinarti alla mediocrità.
6. Unisci i punti
Detto in altre parole, ora devi creare il prodotto finale. Hai assegnato a ogni specialista un compito. C’è chi si occupa dell’audio e chi cura le immagini. Altre persone prestano le proprie abilità per produrre il video. Adesso però devi fare in modo che tutti questi sforzi siano valorizzati. Fondere le foto, creare un montaggio degno di questo nome, fare in modo che tutto sia all’altezza delle aspettative: questo è il momento più importante per la fase produttiva.
7. Condividi il risultato
Il content marketing è creazione e distribuzione del lavoro. Questo vale anche per lo storytelling. Considera un prodotto video: come lo condividi? Usi YouTube o preferisci le opportunità di Facebook video. E Instagram? Snapchat? Tutto dipende da dove si trova la tua community di riferimento, dal pubblico al quale ti stai rivolgendo, alla sua identità.
Condividere non è un lavoro semplice, a volte devi creare più versioni di un prodotto per ottimizzare il passaggio. Pensa all’esempio che ho appena fatto: non puoi usare lo stesso video.
8. Feedback e riflessioni
Questo è il momento giusto per analizzare ciò che hai fatto, con quali risultati. Ricorda che ogni attività legata al digital marketing può e deve essere migliorata attraverso l’analisi dei dati. Il lavoro svolto dal piano editoriale ti consente di mettere a fuoco i KPI per misurare il lavoro. Non puoi concludere la tua attività di digital storytelling senza un feedback. Sarebbe del tutto sbagliato.
Esempi di digital storytelling
Quanti esempi di digital storytelling si possono elencare? Tanti, e in parte l’ho fatto grazie ai contenuti che ho elencato negli articoli di MediaBuzz dedicati al tema in questione. E in particolar modo agli universi corporate, branding e visual. Ecco i link da condividere e conservare nella cartella dei preferiti.
- 7 casi di storytelling aziendale
- Brand e storytelling: gli esempi più importanti
- 6 modi per fare visual storytelling
Tra i diversi esempi di digital storytelling ne ho scelto uno ben preciso che riassume tutti gli aspetti elencati nel processo di costruzione della storia: la campagna creata dall’Ikea. Il mezzo utilizzato è il video che viene caricato su YouTube per esaltare le caratteristiche tecniche della narrazione.
Qual è l’obiettivo? Comunicare aria di casa, Ikea come brand vicino alla famiglia e al concetto di abitazione calda e accogliente. Nella raccolta video Let’s Relax il filo conduttore è proprio questo, a partire dallo storico video “It’s a meal, not a competition”. È un pranzo, non una competizione. I selfie lasciamoli a chi dipende dall’opinione altrui, alle persone sofisticate, e godiamoci la cucina.
Una cucina che negli altri video diventa un luogo dedicato alle confessioni. Proprio come suggerisce la didascalia del video: “The kitchen should be an open place, where it’s ok to do things the way you like and feel comfortable. Confessing makes us all feel a little better. Nobody’s perfect”.
Nessuno è perfetto, proprio come te. Come le cucine dell’Ikea. Il video punta all’identificazione, al legame tra oggetto e potenziale acquirente. Un buon esempio di storytelling prestato al marketing, non credi?
Digital storytelling: la tua opinione
Questi sono i principali esempi di digital storytelling. O almeno quelli che hanno colpito la mia attenzione. Questo settore è in continua ascesa, ci sono evoluzioni giornaliere e ogni istante nascono nuove tecniche di marketing narrativo. Tu hai esperienza in merito? Vuoi segnalare qualche caso virtuoso? Hai i commenti a disposizione: aiutami a completare questo articolo.