Come lanciare un brand online

Creare un brand seguendo una strategia di inbound marketing

Come lanciare un brand appena nato su internet? Rispettando i principi di una buona strategia di inbound marketing, questa è la mia risposta. Ciò significa farsi trovare nel momento in cui le persone hanno bisogno realmente di te e del tuo contributo. Senza interrompere il flusso della dieta mediale. Anzi, questo è il momento giusto per farti conoscere come fonte autorevole di contenuti.

Molto si lasciano spaventare dalla difficoltà di acquisire una visibilità degna di nota: sei un nome nuovo, magari in un settore competitivo, e temi di non raggiungere mai la visibilità necessaria per acquisire clienti. Il pericolo c’è, è chiaro. Ma se lavori con un buon team di content marketing per intercettare l’attenzione giusta puoi fare tanto. Come lanciare un brand appena nato?

Da leggere: la differenza tra content e inbound marketing

Crea un sito internet con blog

Il primo passo è quello che fa la differenza e che può aiutarti seriamente a conquistare l’attenzione del pubblico: devi creare la tua casa digitale, vale a dire un sito web ufficiale. Qui devi usare il tuo naming, il payoff, i colori aziendali e il logo. Vale a dire tutto ciò che caratterizza a prima vista il brand.

Il sito web (un esempio in basso) deve essere immediatamente riconoscibile e riconducibile al tuo nome, per questo consiglio di registrare un dominio chiaro e ben definito intorno al brand.

esempio sito web

Ma non dimenticare il dettaglio che farà la differenza. Ovvero il blog aziendale, un diario dedicato alle necessità dei tuoi potenziali clienti. Grazie a questa sezione puoi creare contenuti unici e di qualità per intercettare specifiche esigenze. A questo punto leggi il prossimo paragrafo con attenzione.

Studia le ricerche degli utenti

Il lavoro di keyword research, in questo caso, è fondamentale perché ti dà la possibilità di scoprire chi sono le persone che vuoi raggiungere. In che modo ottieni questo dato così importante?

Usando Semrush o Seozoom per valutare i volumi di ricerca, il costo per click e le potenzialità (ma anche la concorrenza) di determinate parole chiave. Vuoi un’occasione per iniziare a lavorare nel modo giusto?

Usa uno di questi tool – quelli che ho elencato sono i migliori – per creare liste di parole chiave e iniziare una riflessione su quelle che sono le reali necessità del pubblico. Per poi iniziare il lavoro di scrittura degli articoli.

Scrivi articoli di buona qualità

Lo devi fare tenendo sempre come stella cometa la necessità di rispondere a esigenze concrete, dirette. E lavorando su un principio inossidabile: long tail keyword. Vale a dire le query a coda lunga, quelle che comprendono poche ricerche al mese ma buone occasioni di conversione su internet.

In cosa consiste questa strategia? Molto semplice, meglio concentrale il calendario editoriale su temi specifici e ben valutati dall’utente in cerca di risposte utili. Ed evitare keyword con grandi volumi di traffico digitate da persone che cercano altro e che non hanno interesse nel leggere i tuoi contenuti.

Accompagno il grafico di Moz con un esempio. Se vendi calzature non ha senso battersi per posizionarsi sulla query scarpe da ginnastica: non è detto che tu ci riesca. E magari non avrai neanche tante conversioni rispetto all’impegno affrontato. Meglio essere presente con ricerche dedicate, tipo:

  1. Come pulire scarpe da ginnastica bianche.
  2. Come scegliere i lacci di un anfibio.

In questo modo sei molto specifico, particolarmente utile e in grado di far conoscere il tuo brand a un pubblico interessato al prodotto. La regola d’oro: non vendere sul blog aziendale, non è questo il luogo. Ma usa gli articoli per creare link interni e portare le persone sulle pagine di conversione.

Esperienza di fidelizzazione

Una volta raggiunto il pubblico con contenuti di qualità è utile avere uno strumento per raggiungere in futuro le persone che si interfacciano per la prima volta con il brand. In questo caso può essere fondamentale non solo raccogliere i classici fan e follower sui social, ma puoi fare di più. Tipo?

Sfruttare un programma di email marketing per creare un database di contatti da raggiungere con DEM e newsletter diventa fondamentale. Alternativa: creare una community con i gruppi Facebook. In questo modo puoi mantenere contatti stabili e andare oltre alla questione del come lanciare un brand.

Un po’ di ADV è indispensabile

Creare un brand da zero appare come un’impresa complessa? Può essere, in particolare nelle nicchie competitive e profittevoli. Anche se hai evitato i grandi tempi ultra-competitivi puoi trovare difficoltà a far conoscere il tuo nome se hai iniziato da poco. Come risolvere questo problema? Puoi tentare la strada dell’advertising, ma ti consiglio di guardare oltre i classici canali di Facebook e Google ADV.

Chiaro, non sono da escludere ma pensa all’advertising come un settore ampio e ricco di sfumature. Capace di comprendere attività differenti come l’influencer marketing. Individuare persone particolarmente note in una community, magari con un buon lavoro di blogger outreach, può essere la soluzione naturale per bypassare i grandi nomi e farsi notare prima dal nocciolo e poi dalla grande platea.

Raggiungere il pubblico e fidelizzarlo, da qui si punta al passaparola per raggiungere i grandi numeri. Non puoi ottenere tutto e subito, devi prima crescere con le community che si trovano alla base.

Da leggere: imposta strategia di comunicazione sui contenuti

Come lanciare un brand: idee?

Questa guida può essere usata per creare un brand di abbigliamento online, lanciare un marchio legato al turismo e a qualsiasi altro argomento. Soprattutto nel B2C, questo è chiaro, ma anche nel B2B può essere la chiave di volta per organizzare una strategia degna di nota. Ovviamente in questo caso il funnel di vendita è più articolato e potrebbe essere utile lavorare con email marketing e lead nurturing. In ogni caso l’idea è chiara: studio le esigenze, creo contenuti, spingo il mio nome sui canali giusti. Sei d’accordo?

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