Sai cosa significa hashtag, vero? Faccio un piccolo riassunto: gli hashtag sono parole chiave che caratterizzano un aggiornamento social attraverso il simbolo cancelletto. Detto in altre parole, se voglio etichettare un tweet – o un post su una qualsiasi piattaforma social – inserisco una parola preceduta dal cancelleto.
In questo modo il post sarà rintracciabile da chi fa ricerche con quella specifica parola chiave, o semplicemente potrà essere riconosciuto dal pubblico. Ad esempio, se condivido questo articolo posso usare l’hashtag #SMM per indicare ai follower di MediaBuzz che il link condiviso è dedicato all’argomento social media marketing. Esempio:
Banda ultra larga: #Renzi vuole l’Enel ma Telecom annuncia battaglia http://t.co/NGHkqrLhKq
— MediaBuzz (@eMediaBuzzing) 15 Maggio 2015
Due paragrafi per descrivere l’uso degli hashtag e per condividere un concetto: gli hashtag sono importanti, sono fondamentali in determinati casi. Soprattutto quando fai live tweeting e quando vuoi riunire tutti i post che condividi intorno a un nome ben preciso.
Attraverso gli hashtag, infatti, puoi dare un’identità ai tuoi post, puoi rendere immediatamente riconoscibili i tuoi tweet e permettere al tuo nome di conquistare visibilità sulle bacheche social. Ma quali sono le caratteristiche di un hashtag utile per fare branding? Quali sono i punti da rispettare per sfruttare al massimo i tuoi hashtag migliori? Ecco una serie di punti imprescindibili per la tua attività social.
Punta sul brand
La prima regola per sfruttare l’hashtag: deve comprendere il brand, deve essere un modo per comunicare ai fan e ai follower la presenza della tua azienda o del tuo progetto. Quindi, ad esempio, può essere utile declinare il nome della tua azienda attraverso gli argomenti che stai proponendo sui social.
Here’s a #timelapse of how the first foam model of the all-new #FordGT was created. #FordDesign https://t.co/UdH4Gcyf03 — Ford Motor Company (@Ford) 13 Maggio 2015
Esempio. MediaBuzz condivide una citazione e lascia come hashtag #MediaBuzzQuote. In questo modo il brand è immediatamente riconoscibile e contestualizza il contenuto. Stessa cosa accade quando condivide un articolo ricco di consigli: usa l’hashtag #MediaBuzzTips. Quindi il nome grand rimane e cambia il suffisso.
Leggibilità
Anche gli hashtag devono superare regole di leggibilità. I social sono strumenti immediati, veloci, e quando pubblichi un aggiornamento non puoi contare su un’attenzione massima. Anzi, devi essere in grado di cogliere in un attimo lo sguardo dell’utente e di comunicare il messaggio. Quindi un hashtag dovrebbe essere:
- Semanticamente immediato.
- Non troppo lungo.
- Facile da leggere.
- Facile da scrivere.
- Lontano da possibili giochi di parole.
Ancora un dettaglio. Prima di scegliere definitivamente un hashtag fai una ricerca e cerca di capire se questa parola è già stata utilizzata da altri gruppi di utenti. L’ideale sarebbe quello di avere un hashtag solo per te, anche se è difficile dato il largo uso che si fa di questa funzione. In ogni caso è indispensabile che sia lontano da argomenti particolarmente spigolosi.
Per approfondire: fare branding con Twitter.
Pubblicizza il tuo Hashtag
Hai creato un hashtag e sta avendo molto successo? Vuoi che le persone si appassionino al tuo hashtag? perfetto: Twitter ti dà gli strumenti indispensabili per permettere ai tuoi follower di seguire/incentivare la tua scelta.
In primo luogo puoi creare un widget nel quale riassumere tutti i tweet con un preciso hashtag. Ovviamente questo widget può essere embeddato in qualsiasi pagina web. Inoltre Twitter ti dà la possibilità di sfruttare i pulsanti ufficiali in due modi:
- Aggiungendo ai ReTweet il tuo hashtag.
- Creando un pulsante hashtag.
Il primo passaggio è abbastanza semplice: condividi un contenuto e il pulsante aggiunge automaticamente l’hashtag. Il secondo caso, invece, riguarda la possibilità di creare un pulsante per invitare le persone a condividere un determinato hashtag.
Ricorda di inserire l’hashtag anche sul visual dei tuoi post: con Canva puoi creare delle ottime grafiche per spingere il tuo cancelletto. Ancora un consiglio per pubblicizzare e diffondere il tuo hashtag: usa i canali offline. L’hashtag diventa un elemento da condividere ovunque, anche su t-shirt e penne USB, su block notes e agende.
Scegliere un hashtag: la sintesi
Non è facile scegliere un hashtag per il proprio brand. In linea di massima le aziende si limitano a inserire il proprio nome dopo il cancelletto, ma se vuoi comunicare qualcosa con i tuoi tweet e con i tuoi aggiornamenti social devi curare anche i dettagli. Anche gli hashtag. Ecco una sintesi visual che puoi mettere in pratica subito (fonte Twitter).
Creare un hashtag è semplice, basta mettere un cancelletto davanti a una keyword. Scegliere un hashtag è più difficile, soprattutto se vuoi puntare verso un obiettivo preciso. Ovvero promuovere il tuo brand sui social. Secondo te ci sono altri suggerimenti da aggiungere alla lista? Lasciali nei commenti e aiutami a completare questa lista.