Il blog aziendale è una realtà imprescindibile dedicata al content marketing. Ma non deve essere inteso come un obbligo. Nel senso che tra le diverse strategie per promuovere la tua attività online questa è una delle soluzioni migliori, una delle più efficaci.
Ma non l’unica. Il modo migliore per dare il giusto valore al corporate blogging è proprio questo: usarlo quando serve, quanto il passaggio necessario per promuovere il tuo ecommerce, la tua attività online di freelance o di azienda dedicata al B2B ha bisogno di determinati vantaggi competitivi. Ma di cosa, per l’esattezza?
Uno dei problemi essenziali del blogging aziendale è proprio questo: molti iniziano ma non hanno ben chiaro lo scopo. E l’obiettivo di questo diario online dedicato all’attività professionale. Sono passaggi delicati quelli che ho indicato, ecco perché dovrebbero essere affrontati da un content marketing team perché i risultati potrebbero lasciarti a bocca aperta. In che modo? Quali sono i passaggi chiave.
Da leggere: 7 buone abitudini per migliorare il tuo calendario editoriale
Cos’è un blog aziendale e come funziona
Il blog aziendale è un sito costruito grazie al supporto di un CMS in grado di creare una successione di contenuti organizzati in modo da apparire come un magazine, o un diario online. La presenza di questa soluzione è decisiva per definire la natura stessa del blog e la sua relazione con gli obiettivi di marketing.
A differenza di un sito web statico, il blog aziendale può pubblicare ogni giorno (o magari ogni settimana, ogni mese) un articolo che andrà ad arricchire la home page. Tutti questi contenuti vengono divisi in categorie, dei contenitori che raggruppano i post in base all’argomento, poi ci sono le pagine fisse.
Ovvero quelle che danno la possibilità di comunicare informazioni stabili nel tempo. Tipo la pagina chi siamo o contattaci, che in un’azienda devono essere in evidenza per comunicare autorevolezza.
VUOI PROMUOVERE UN ECOMMERCE?
LEGGI L’EBOOK GRATUITO!
Perché aprire un blog aziendale
La risposta è semplice (almeno in teoria). Il blog aziendale è uno strumento che può permettere alla tua realtà, o a quella del tuo cliente, di intercettare le persone interessate al tema che stai affrontando.
Le pagine commerciali, le famose landing page o le schede prodotto di un e-commerce, senza dimenticare le categorie degli shop online, sono il punto d’arrivo per chi ha bisogno di comprare, prenotare, acquistare qualcosa. Il tuo lavoro di ottimizzazione SEO on-page e off-page sarà rivolto in questa direzione.
Ma come intercetti quella grande quantità di keyword che non rientrano nelle query transazionali ma nelle ricerche informazionali? Lo sai che la gran parte delle esigenze espresse dal pubblico su Google riguarda proprio tutto ciò che punta ad avere informazioni per approfondire temi, risolvere problemi.
O magari migliorare la propria condizione. Con un blog puoi fare questo: intercettare chi potrebbe essere interessato alla tua attività con contenuti che si posizionano su Google, alimentano i social.
Inoltre permettono di fare lead nurturing con l’email marketing. Altri obiettivi del blog aziendale? Puoi fare customer care service, puntare sul brand e fare corporate storytelling. Vale a dire raccontare la tua azienda attraverso una narrazione diversa rispetto a quella delle pagine ufficiali, sempre serie e composte.
Come gestire un progetto editoriale
Ora il punto è chiaro: come gestire un blog aziendale? Le regole editoriali per fare in modo che il tuo progetto sia realmente utile passano attraverso il piano editoriale. Vale a dire un documento capace di sintetizzare snodi essenziali e che si riassumono in questa lista che fa da sentiero operativo:
- Obiettivi del brand.
- Analisi dei competitor.
- Target e buyer personas.
- Mappa mentale dei contenuti.
- Analisi delle KPI.
Ogni punto nasconde una mini analisi che può espandersi all’infinito. Gli obiettivi dettano il tempo e la strategia, mentre l’analisi dei competitor ti dà la possibilità di scoprire cosa fanno gli altri e come superarli puntando su contenuti superiori. Migliori. Capaci di andare oltre la mediocrità.
Alla base deve esserci sempre il giusto investimento, mi sembra chiaro. Dall’analisi del target emergono le reader personas, i modelli che ipotizzano dei macro-gruppi di potenziali lettori ai quali rivolgere gli articoli. Infine c’è la creazione di una mappa mentale basata sull’analisi delle keyword.
Keyword che devono seguire la logica già individuata: attraverso il blog intercetti le ricerche informazionali, quelle che riguardano il settore della conoscenza. Le landing page, invece, lavorano sulle transazionali che chiamano il potenziale cliente all’azione. Compito del blog: veicolare traffico dall’articolo alle pagine di atterraggio per aumentare le vendite. O magari le prenotazioni, e le richieste di preventivo.
In questo equilibrio è fondamentale gestire un calendario editoriale con i titoli che verranno pubblicati sul blog. Ultimo passaggio: capire e individuare i key performance indicator (KPI), gli indicatori per registrare l’andamento delle tue attività di content marketing. E che non devono mai mancare. Gestire un blog aziendale senza verifica può essere il modo migliore per ignorare un grande potenziale.
Come far crescere il tuo blog
Ora, questo è il punto di partenza: devi dare visibilità al tuo progetto. In che modo? Partendo dalla buona ottimizzazione SEO per aumentare le visite che arrivano da Google e continuando attraverso una buona attività di social media marketing. Ma spesso non basta, ecco delle soluzioni in più:
- Comment marketing.
- Influencer marketing.
- Native advertising.
- Interviste.
- Video e podcast.
- Infografiche.
- Ebook gratis.
Uno dei punti essenziali per far crescere il tuo blog aziendale: la costanza. Non puoi pensare di poter avere successo in questo mondo se non hai la capacità di seguire nel tempo questo progetto. E di alimentarlo con investimenti, attenzioni e cure quotidiane. Il blog aziendale è un progetto complesso.
Da leggere: 9 errori da evitare prima di aprire un blog aziendale
Vantaggi del blog aziendale
I vantaggi del blog aziendale sono importanti perché ti consentono di raggiungere degli obiettivi che difficilmente puoi ottenere in modo diverso.
- Inbound marketing, farsi trovare nel momento in cui le persone hanno bisogno di te.
- Brand awareness, la capacità di un brand di farsi riconoscere, trasmettere i suoi valori e comunicare la sua competenza
- Lead generation, acquisizione di contatti utili da trasformare in clienti.
- Fidelizzazione dei clienti, intercettare il pubblico e avvicinarlo al brand attraverso feed, newsletter, social media.
- Posizionamento SEO, puoi posizionare pagine specifiche per intenti di ricerca informazionali, e questo è un benefit che puoi ottenere solo con un buon blog aziendale che ospita e pubblica articoli di qualità.
Esempi di blog aziendali di successo
Ci possono essere diversi obiettivi quando si ragiona intorno al corporate blogging. Una visione da inserire nella tua digital marketing strategy comprende la possibilità di usare il blog come piattaforma per creare contenuti in ottica SEO. Quindi ti fai trovare dai potenziali clienti e li porti sulle landing page.
Ma non basta questo, ci sono diverse soluzioni da sfruttare, proprio come suggeriscono i vari esempi di blog. Quali sono i migliori? Ecco un elenco minimo che ti può far comodo quando cerchi ispirazione.
Ci sono blog aziendali che lavorano sulla SEO, altri che puntano sullo storytelling, altri ancora che alimentano canali alternativi come le pagine Facebook e le newsletter. Come puoi ben capire tutto questo deve essere gestito con la sensibilità e le conoscenze di un blogger professionista. E di un web content editor capace di organizzare al meglio argomenti, temi e passaggi chiave del calendario editoriale.
Da leggere: quali sono le migliore piattaforme di influencer marketing
A cosa serve il blog aziendale secondo te?
In questo articolo approfondisco il tema legato al blog aziendale e al suo rapporto con l’inbound marketing. Devi fare in modo che gli individui trovino le tue pagine nel momento in cui hanno bisogno di te. Non quando tu decidi di interrompere la fruizione dei contenuti. Questo è outbound marketing.
Per la precisione è interruzione dell’esperienza. Un’esperienza che i singoli oggi costruiscono attraverso un sapiente uso di social network, blog, newsletter, chatbot e altro ancora. Ecco il motivo per cui in qualche caso conviene lavorare con l’influencer marketing, in altri c’è il blog aziendale e in altri ancora con il video marketing. Sei d’accordo con questo punto di vista? Ti aspetto nei commenti.