


Web design e dintorni: intervista a Laura Lonighi
Ci sono persone che iniziano a lavorare in un settore e poi riescono ad acquisire le competenze necessarie per interfacciarsi con figure diverse, dal social media specialist al copywriter fino a web designer. Le passioni non si frenano facilmente e questo lo sai bene: se ami la comunicazione a 360 gradi vuoi conoscere ogni aspetto, ogni […]
Ci sono persone che iniziano a lavorare in un settore e poi riescono ad acquisire le competenze necessarie per interfacciarsi con figure diverse, dal social media specialist al copywriter fino a web designer. Le passioni non si frenano facilmente e questo lo sai bene: se ami la comunicazione a 360 gradi vuoi conoscere ogni aspetto, ogni dettaglio di un progetto web. Per comprenderlo fino in fondo, per lavorare nel modo migliore possibile. La prossima intervista è dedicata a Laura Lonighi, web designer ricca di risorse. Chi sei e di cosa ti occupi? Sono Laura Lonighi (www yunikondesign.com) e questa è la domanda più difficile che mi potessi fare! Mi piace definirmi un jolly della comunicazione: costruisco, tramite la Rete, la presenza online delle aziende mie clienti. Lo faccio ricordandomi ogni giorno che non esiste differenza tra vita reale ed online, facendo fluire nella Rete i valori e l’essenza delle aziende per cui lavoro. Racconti ai lettori come hai iniziato? Ti svelo un segreto: sono una Restauratrice di Opere d’Arte. Sappiamo bene tutti come sia difficile vivere in Italia facendo questo lavoro; mi sono data un anno di tempo e non ha funzionato. A quel punto, mi sono guardata dentro e con sincerità mi sono chiesta: “Cosa sai fare e cosa ti piacerebbe fare?”. Sono una persona creativa, ho sempre amato i colori e da piccola passavo ore e ore al pc: “Voglio diventare web designer”. Ho iniziato mandando curriculum a tutte le web agency della mia zona, chiedendo loro di prendermi per uno stage gratuito. Ho ricevuto tante porte in faccia, ma alla fine un’azienda mi ha scelta (e sempre...
Una SEO in continua evoluzione: Intervista a Benedetto Motisi
Abbiamo intervistato diversi esperti del panorama social italiano come Michaela Matichecchia, Cinzia di Martino e Nicola Carmignani. Ora dedichiamo l’attenzione all’universo SEO. L’ottimizzazione per i motori di ricerca è un elemento cardine di una buona strategia di web marketing, e questo settore acquista ogni giorno un’importanza maggiore. Gli esperti del settore, infatti, sono figure indispensabili all’interno di un […]
Abbiamo intervistato diversi esperti del panorama social italiano come Michaela Matichecchia, Cinzia di Martino e Nicola Carmignani. Ora dedichiamo l’attenzione all’universo SEO. L’ottimizzazione per i motori di ricerca è un elemento cardine di una buona strategia di web marketing, e questo settore acquista ogni giorno un’importanza maggiore. Gli esperti del settore, infatti, sono figure indispensabili all’interno di un content marketing team. La SEO cambia, si evolve, incrocia altri settori come il webwriting e il social media marketing. Per questo dobbiamo intervistare un professionista che lavora ogni giorno con l’ottimizzazione per i motori di ricerca: per questo abbiamo deciso di intervistare Benedetto Motisi. Ciao! Iniziamo dalle presentazioni: chi sei e di cosa ti occupi? Yeh-yoh! Sono Benedetto Motisi aka SEOJedi e come avrai capito dal mio “battle tag” mi occupo di ottimizzazione sui motori di ricerca e di abbattere l’Impero. Scherzi a parte, ormai da un anno a questa parte, mi sto spostando sempre più a una visione olistica del Marketing, preservando le mie competenze “specialistiche” se così si può dire (SEO, appunto, e copywriting). Come hai iniziato la tua attività SEO? Ho iniziato nella redazione online di Radio Radicale a “fare web” seriamente dopo piccole esperienze nel settore videoludico prima, che ho ripreso successivamente nel biennio in cui ho lavorato in HTML.it – lì sono stato folgorato sulla via della SEO per la prima volta, e ho approfondito la materia in corsi successivi (lo storico SEO Training di cui sono stato in seguito anche coordinatore) prima di diventare un Web Hunter freelance indipendente come un Boba Fett del Marketing. Meglio lavorare come freelance o in agenzia? Entrambi. Seguo progetti in single player ma in realtà è...
Il segreto sta nella condivisione: la parola a Rudy Bandiera
Esatto. Questo è il segreto. Non puoi lavorare nel settore social senza una buona attitudine alla condivisione: devi essere in grado di creare contenuti di qualità, ma anche di condividerli. E io conosco una persona veramente in gamba in questo settore. Se lavori nel settore social lo conosci sicuramente. Socio di Netpropaganda insieme a Riccardo […]
Esatto. Questo è il segreto. Non puoi lavorare nel settore social senza una buona attitudine alla condivisione: devi essere in grado di creare contenuti di qualità, ma anche di condividerli. E io conosco una persona veramente in gamba in questo settore. Se lavori nel settore social lo conosci sicuramente. Socio di Netpropaganda insieme a Riccardo Scandellari, esperto di social media marketing e digital strategy, formatore e persona (a mio parere) squisita: oggi l’intervista la giriamo a Rudy Bandiera. Ciao! Iniziamo dalle presentazioni: chi sei e di cosa ti occupi? Ciao, mi chiamo Rudy Bandiera, sono un giornalista che si occupa di nuovi media, sono un imprenditore, sono da poco uno scrittore (ma questo è ancora un segreto) e sono anche uno che mangia molta moltissima carne di maiale. Questo no, questo non è un segreto. Racconta ai lettori come hai iniziato. Ho iniziato… cioè come ho iniziato con quello che faccio oggi? Beh, ho iniziato grazie alla passione, tenendo un blog personale, come capita a moltissimi che fanno il mio lavoro. Ho iniziato a fare le uniche due cose che sapevo fare, osservare e scrivere. Meglio lavorare come un lupo solitario o in team? Bella domanda tosta. Entrambe le cose le ho fatte, ed entrambe le cose hanno lati negativi e positivi. Dico una banalità: in team è meglio se si trovano le persone giuste, e la cosa è molto molto complessa. Come inizia la tua giornata? E come continua? Inizia con una doccia alle sette e mezza, una colazione con un filoncino al prosciutto crudo (ricordi la prima risposta), poi ufficio, in genere. E da li si parte...
Webwriting, strategia e buoni contenuti: intervista a Cristiana Tumedei
Senza contenuti non si va avanti nel mondo del web. Lo sai bene, conosci il valore di questa attività. E sai bene quanto sia utile per un blog, per un sito web e per una strategia di social media marketing avere contenuti degni di tale nome. Sai qual è la soluzione? Lavorare con professionisti capaci […]
Senza contenuti non si va avanti nel mondo del web. Lo sai bene, conosci il valore di questa attività. E sai bene quanto sia utile per un blog, per un sito web e per una strategia di social media marketing avere contenuti degni di tale nome. Sai qual è la soluzione? Lavorare con professionisti capaci di scrivere per il web. Esatto, sto parlando di webwriter in grado di organizzare, pianificare e limare le parole intorno alle esigenze del pubblico. Oggi la nostra attenzione è tutta per Cristiana Tumedei, digital strategist, copy e blogger. Ciao! Iniziamo dalle presentazioni: chi sei e di cosa ti occupi? Ciao! Sono Cristiana Tumedei. In rete mi trovi come @cristumedei. Di cosa mi occupo? Non sai quanto vorrei potertelo dire usando una sola parola! Va beh, dai, ci provo. Sono una strategist, una consulente di comunicazione e marketing. In sostanza, do una mano a chi ha tanto da dire ma non sa come fare. Sia fuori, che dentro la rete. Racconta ai lettori come hai iniziato. A un passo dalla laurea in Scienze Politiche – indirizzo Scienze Internazionali e Diplomatiche – decisi che era arrivato il momento di dar forma alle mie passioni. Così, iniziai a collaborare con alcune Agenzie di Comunicazione. Mi sono subito ritrovata fra comunicati stampa, attività di copywriting, pianificazione. E non solo. Mi sono anche messa alla prova come account. La passione per il web è arrivata in un secondo momento. Sì, sono una persona sospesa tra analogico e digitale. Forse è per questo che – ogni tanto – sento l’esigenza di staccare. Meglio lavorare come un lupo solitario o in team? Lavorare...