Esatto. La qualità dei contenuti è un valore trasversale: è un valore che attraversa il tuo post incrociando diverse sfaccettature. Detto in altre parole, non esiste un unico parametro per definire la qualità dei contenuti.
E non esiste un unico parametro per valutare i diversi codici che compongono un articolo. Perché sai bene che le pagine web, oggi, nascono dalla fusione di contenuti differenti come la scrittura, le immagini e i video. In alcuni casi anche i podcast.
Lavorare a una content strategy vuol dire individuare i contenuti utili al target di riferimento – articoli, infografiche, video tutorial, immagini quote – ma anche valutare la qualità di una pagina web attraverso prospettive differenti, trasversali.
La lunghezza del post
Il primo esempio è semplice. Io non valuto un testo dalla lunghezza ma dalla sua capacità di darmi qualcosa di utile. Un articolo può semplicemente suggerire un tool, quindi può usare poche righe per darmi la notizia. Ma se questa notizia per me è fondamentale (se il tool è veramente unico) l’articolo supererà la prova.
Anche la semplice pubblicazione di una notizia di poche righe può essere un contenuto di qualità. Ma sei tu a lanciare la notizia o la stai semplicemente riprendendo da una fonte superiore? L’hai arricchita con il tuo punto di vista? La lunghezza non è tutto, vero ma la densità dei contenuti è importante.
Grammatica e sintassi
Subito dopo considero la qualità della scrittura: l’articolo è scritto bene? La sintassi segue un filo logico? La grammatica è stata rispettata? Non credo che un refuso, un errore di distrazione, vanifichi la qualità di un testo ma, allo stesso tempo, pretendo un lavoro superiore.
Per raggiungere il tuo pubblico e per tenerlo incollato davanti al monitor devi alleggerire il testo e rispettare le regole. Puoi darmi tutte le informazioni e i contenuti del mondo, ma se non riesco a leggere il tuo articolo non otterrai la mia attenzione. Un’attenzione che sul web è sempre precaria.
Leggibilità
L’equilibrio grafico all’interno di una pagina web è un altro aspetto fondamentale che in parte prescinde dalla scrittura pura e semplice. Riguarda, piuttosto, la capacità di organizzare i testi in modo logico, e tocca la sensibilità dell’autore nel confezionare gli articoli in modo da evidenziare le notizie più importanti.
Le persone non leggono i testi dalla prima all’ultima parola ma saltano da un punto all’altro seguendo dei segnali grafici (come i sottotitoli, i titoli dei paragrafi, il grassetto, le frasi inserite nei box o come citazione). Il compito di questi elementi?
Guidare l’occhio per facilitare la lettura e la comprensione del testo: la qualità di una pagina passa anche dalla sua leggibilità. Un muro di parole non ha speranze: verrà archiviato tra gli articoli da leggere poi (probabilmente mai).
Immagini e video
La qualità di un testo è legata anche alla grafica di una pagina, e alla sua capacità di completare le informazioni con altri contenuti. Mi riferisco in particolar modo alle immagini e ai video, elementi che creano una interruzione nella monotonia del testo e aiutano il lettore a contestualizzare, ad approfondire il contenuto.
In un tutorial i contenuti visual devono essere chiari perché devono spiegare al lettore i passaggi chiave di un processo, mentre in un post di critica possono introdurre l’argomento i descrivere un aspetto importante attraverso grafici statistici.
Ci sono mille modi per utilizzare le immagini e i video in una pagina web: l’importante è che ci sia sempre una connessione semantica tra i diversi codici. Inserire un’immagine o un video solo per fare massa o per spezzare il testo, in altre parole, non è una soluzione saggia.
E tu come definisci la qualità delle tue pagine?
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