Esempi di Storytelling Aziendale

7 esempi di storytelling per la tua azienda

Quali sono i migliori esempi di storytelling aziendale? Domanda interessante, soprattutto oggi che la narrazione adattata ai nuovi canoni del web è sempre più centrale. Basta dare uno sguardo al tuo feed reader per capire che lo storytelling è una risorsa imprescindibile per l’universo corporate. Il motivo?

Semplice: le aziende hanno bisogno di raccontarsi, vogliono raccontarsi. Vogliono perdere il tratto opaco e monolitico del mondo corporate e vogliono raggiungere il pubblico, vogliono sfruttare la forza dei codici narrativi per toccare le corde giuste del target.

Vogliono giocare sulle emozioni. Vogliono emozionare e informare. E vogliono farlo nel modo migliore possibile: lontano dalle logiche delle aziende – logiche che andrebbero avanti a colpi di comunicati stampa asettici – e vicine a quelle del potenziale cliente.

Gli esseri umani amano le storie. Amano ascoltarle e raccontarle ai propri simili. Hanno comunicato sapere per anni attraverso le storie ed è ancora possibile farlo. Ma soprattutto le aziende possono sfruttare queste tecniche e piegare la narrazione per raggiungere gli obiettivi aziendali.

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Esempi di Storytelling Aziendale

Facile parlare in linea teorica, ma tutto diventa più difficile quando si cerca di mettere a fuoco quali sono le componenti fondamentali di una buona narrazione. Soprattutto se cerchi di piegarla al mondo professionale. Un mondo che non riesce facilmente a individuare gli obiettivi di queste tecniche.

Il motivo? L’improvvisazione. Il content marketing ha bisogno di pianificazione e lo storytelling aziendale è uno strumento nella cassetta degli attrezzi dei professionisti. Solo chi ha definito i punti essenziali di una digital strategy può utilizzare le risorse con cognizione di causa.

Vuoi sfruttare lo storytelling per guadagnare? Per ottenere vantaggi concreti? Devi fare qualcosa di più, non puoi limitarti a improvvisare senza un piano editoriale preciso. Ma, soprattutto, devi prendere spunto da chi ha già individuato la strada da seguire. Ecco 7 esempi di storytelling aziendale che possono diventare un faro per chi decide di investire.

1. Ikea

Impossibile elencare i principali esempi di storytelling aziendale senza prendere in considerazione un brand che ha fatto della narrazione uno degli strumenti più incisivi. Sto parlando dell’Ikea, un nome che ormai è entrato nelle case di tutti noi. Ma che forse ha sempre evocato dei valori non proprio positivi.

Mi spiego meglio: l’Ikea è sempre stata la soluzione ideale per arredare casa a costi minimi, senza rinunciare all’estetica. I mobili sono belli, gli accessori attirano la tua attenzione ma forse manca qualcosa. Ad esempio il concetto di casa. Sembra quasi che ciò che compri all’Ikea non sia fatto per durare ma per tamponare l’assenza di un oggetto migliore. Ed è proprio su questo punto che l’azienda ha voluto investire.

In che modo? Raccontando le storie di chi vive ogni giorno in una dimora Ikea. Lo strumento ideale in questi casi è proprio il visual storytelling: attraverso i video di YouTube mostro scene di vita quotidiana, anche nelle sfaccettature più comuni. Può essere una festa, un evento, una cena in famiglia in occasione del Natale. Raccontare le storie di una famiglia che sceglie Ikea vuol dire portare questo brand nella tua: ti immedesimi nei personaggi. Proprio come fai quando passeggi per lo showroom e vedi salotti, camere da letto e cucine già pronte all’uso: ti sembra quasi la tua, vero? Lo stesso effetto è riprodotto attraverso il digital storytelling.

2. Lego Movie

Conosci i Lego, vero? Bene, lo storico brand di costruzioni non solo è riuscito ad appassionare diverse fasce di età (i Lego non sono solo un gioco per bambini), ma ha collezionato quello che viene definito come un caso di video storytelling perfetto. Il motivo è semplice, dai uno sguardo in basso.

La Lego ha prodotto un vero e proprio film che ha come protagonisti i personaggi delle costruzioni: i classici omini gialli, tutti uguali se non per il taglio dei capelli e l’abbigliamento, affrontano le avventure della vita quotidiana. E alla fine della pellicola il messaggio è chiaro: adesso tocca a te, compra una nuova confezione Lego e costruisci la tua storia.

Questo è un passaggio chiave, un perfetto esempio di marketing narrativo che lavora su un piano di indubbio successo: chiamare in causa il cliente. Le persone amano creare, costruire, mettersi in gioco. La Lego mostra con una vera e propria produzione cinematografica – che diventa virale grazie al social media marketing – il magico mondo delle costruzioni. Ma è un mondo che è alla portata di tutti.

Anche tu puoi partecipare a questa storia con il tuo mondo, la tua fantasia, le tue idee. Le costruzioni non sono semplice incastro di pezzi: è il desiderio di creare a farla da padrone. Un desiderio presente in tutti noi. Io credo che lo storytelling aziendale della Lego punti proprio a questo aspetto. Sei d’accordo?

3. Uk energy consumption guide

In questo caso ci spostiamo nel settore data storytelling, ovvero come raccontare al grande pubblico una marea di dati che potrebbero risultare noiosi anche a un esperto di statistica. Sì perché le tecniche narrative aziendali sono fondamentali quando la comunicazione incontra difficoltà.

storytelling aziendale
Lo storytelling aziendale secondo Evoenergy.

Al centro c’è sempre il bisogno e la necessità di comunicare con l’utente. Con il pubblico. Quindi la definizione degli obiettivi e del piano editoriale diventa un passaggio essenziale. Proprio come ha fatto la Evoenergy, provo a immaginare le riflessioni che si trovano intorno al progetto Energy Consuption Guide. Cosa dobbiamo fare, qual è il nostro obiettivo?

Raggiungere gli utenti, sensibilizzare il pubblico usando dei numeri. Ma senza cadere nel noioso e nel ripetitivo: dobbiamo sfruttare la forza del digital storytelling per trasformare i numeri in narrazione. Obiettivo raggiunto? Io dico di sì, basta dare uno sguardo alle immagini per avere un’idea chiara.

4. Losing Nemo

La pesca industriale sta distruggendo il mare, sta devastando la flora e la fauna oceanica. Come si sensibilizza la popolazione? Con una serie di dati interessanti ma noiosi? No, con un buon uso del digital storytelling, una tecnica per comunicare i valori commerciali ma anche i problemi ecologici. Proprio come ha fatto Losing Nemo, progetto che monitora la salute dei mari.

In questo video l’animazione incontra la dura realtà degli oceani e le conseguenze di un uso sconsiderato della pesca. Obiettivo raggiunto, senza aggiungere altro. Ma perché queste tecniche funzionano? Il motivo è cristallino: le immagini comunicano con una semplicità maggiore.

Pensa al testo. Pensa al confronto tra visual e contenuto scritto su un articolo di un blog. C’è una differenza abissale, c’è un’immediatezza che non può essere paragonata. Chi fa storytelling video è cosciente di tutto questo e lavora in modo da sfruttare suoni, voci e immagini a proprio favore.

Per approfondire: visual storytelling: le immagini raccontano il tuo brand

5. Coco Inside Channel

Dopo un caso scientifico, mirato a sensibilizzare il pubblico, ora torniamo agli esempi di storytelling aziendale e ci dedichiamo ai beni di lusso. Anche Coco Chanel, infatti, ha investito risorse nelle tecniche di narrazione digitale. Obiettivo? Portare sui social un mito dell’eleganza e della moda internazionale.

Coco Chanel viene raccontata come un personaggio fiabesco. Così la voce narrante del video introduce la donna che ha dettato i criteri dell’eleganza: “C’era una volta”. Così iniziano le favole che hanno fatto storia. In questo modo ogni elemento della vita di Coco diventa punto di forza dello stile Chanel.

In questo caso è difficile rispondere alle domande di chi cerca uno sbocco concreto. È possibile guadagnare con lo storytelling? Qual è il ROI di queste attività? Come possono misurare i risultati di una strategia di narrazione aziendale sui social? Nel caso di Chanel l’obiettivo è un altro: non portare persone su una landing page ma creare il mito. E sedimentare un’idea precisa: alla base di un’azienda concreta, commerciale, c’è un sogno. Come fai a non innamorarti di questo brand se ami la moda?

6. Apple

Non voglio parlare del classico spot natalizio della Apple, che come sempre si trasforma in un perfetto esempio di storytelling aziendale. Misunderstood e The Song hanno fatto storia, sono diventati casi da manuale. Ma la Apple ha sempre puntato su una narrazione del brand per isolare e mettere in luce i valori e non solo le caratteristiche tecniche.

La pubblicità classica ti dice che un computer ha determinate caratteristiche e  che dovresti sceglierlo perché è particolarmente performante. La Apple mette in atto un confronto fatto di codici che vanno oltre il razionale, ma fanno leva su quello che tu vuoi essere. In questo caso la sfida è di quelle che non si dimenticano facilmente: Apple contro PC.

Nella campagna “I’m a Mac, I’m a PC” ci sono dati numerici, non ci sono caratteristiche tecniche ma stili di vita a confronto. La narrazione è divisa in puntate, ci sono diversi episodi che mettono in campo la visione di questi prodotti. E che ovviamente portano in luce la necessità di avere un Apple per ottenere determinati risultati. Che però non vengono enumerati.

Questa è la grandezza del corporate storytelling fatto bene: non ha bisogno di dire, deve evocare i valori. E diventare un magnete per un determinato pubblico. Non per tutti, solo per chi condivide determinati valori. A tal punto che lo storytelling stesso diventa un contenuto da intrattenimento, da condividere sui social. In piena logica inbound marketing. Ah, un dettaglio: queste pubblicità sono nate per la televisione e non per il web.

7. Old Spice

Un classico: The Old Spice che interpreta “The Man Your Man Could Smell Like”. Ovvero una fragranza che può fare la differenza. Il tema è semplice: l’esaltazione del profumo che ogni uomo dovrebbe avere. Ed ecco che arriva il personaggio ideale, quello che cattura l’attenzione di tutte le donne.

Ogni episodio è diverso, ogni puntata rapisce il pubblico con uno sketch divertente, mai noioso, capace di fare leva su un’ironia sottile e su una serie di luoghi comuni diffusi. “Guarda il tuo uomo, ora guarda me, ora guarda di nuovo il tuo uomo…”. In questo caso lo storytelling diventa simbolo di un’azienda.

Sicuramente un obiettivo importante. Ma l’esperienza maturata con la pubblicità classica non deve essere dimenticata: mai perdere di vista il prodotto o il servizio. Il brand non deve essere ricordato solo per il jingle, la creatività non deve prendere il posto dello scopo: è uno strumento, un mezzo. Non il fine. Tra gli esempi di storytelling aziendale questo è uno dei più significativi, al punto da aver dato il via a una serie di rielaborazioni e di meme.

Ma i risultati? In questo caso possiamo parlare di uno storytelling di successo, a prescindere dalle interpretazioni delle community. Infatti, come riporta AdWeek, i risultati sono stati eclatanti dopo l’incredibile successo dello spot su YouTube:

“According to Nielsen data provided by Old Spice, overall sales for Old Spice body-wash products are up 11 percent in the last 12 months; up 27 percent in the last six months; up 55 percent in the last three months; and in the last month, with two new TV spots and the online response videos, up a whopping 107 percent.”

Non è facile raggiungere questi punti. E non basta pubblicare un video per aumentare le vendite in questo modo. Ma la logica è semplice: attraverso un’analisi del fatturato – lasciando invariati tutti gli altri fattori – è possibile isolare i numeri e definire il successo di una campagna di corporate storytelling.

Hai iniziato a fare storytelling?

Sembra facile, vero? Colpa dei preconcetti e delle idee errate che si nascondono dietro al marketing narrativo. Già mi immagino i discorsi: “Perché dovrebbe essere così difficile fare storytelling aziendale? In fin dei conti si tratta solo di raccontare una storia”. Così come per il blog devi solo scrivere articoli e per Facebook pubblicare qualche foto. Facile sminuire il lavoro altrui!

Ovviamente per fare storytelling non basta pubblicare foto o video sui social. Alla base c’è uno studio attento delle dinamiche che intercorrono tra brand e target, un’attenta analisi dei propri valori aziendali e della mission, dei mezzi da utilizzare per raccontare una storia. Nei prossimi post analizzeremo anche questi punti, ma ora tocca a te: vuoi aggiungere altri esempi di storytelling aziendale?

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10 Comments

  • Buonasera Riccardo, volevo chiederle un parere:
    qual’è secondo lei la strategia di storytelling adottata dalla più famosa casa d’aste e agenzia immobiliare “sotheby’s”?

    Grazie

    G.

    • Riccardo Esposito
      07/10/2015 at 9:00 AM  -  Reply

      Ciao Giuseppe,

      mi puoi fare un esempio concreto? Un video?

      • le premetto che sto analizzando l’azienda “Sotheby’s” per un progetto universitario e, incuriosito dal suo articolo, volevo approfondire l’aspetto dello storytelling.
        Concetto/strategia che in un modo o in un altro presumo venga utilizzata da qualsiasi azienda che operi in un contesto competitivo.
        Sto cercando di capire come una grande casa d’aste come sotheby’s sfrutti lo storytelling per aumentare la sua immagine, rimanere impressa nella mente dei clienti, e trasmettere l’unicità ed il valore dei suoi prodotti ai clienti.
        A mio parere per quanto riguarda una casa d’aste c’è poco da “raccontare”, si, probabilmente sponsorizzano il fatto di essere tra le aziende top del settore, e sicuramente l’immagine che trasmettono è quella di poter soddisfare qualsiasi desiderio in termini di oggetti unici.
        In tal caso probabilmente la storytelling gioca un ruolo fondamentale per i singoli prodotti che vengono venduti tramite asta. Un cliente infatti è disposto a pagare tali cifre per un oggetto, non per le sue performance, qualità o dati tecnici, ma piuttosto per l’unicità che deriva dalla storia del prodotto (come nel caso di un unico pezzo d’arte o ad esempio immaginiamo l’auto che è stata utilizzata durante le riprese del primo 007).
        In conclusione quindi si potrebbe dire che seppur a prima vista la storytelling non sembrerebbe essere così utile per un’azienda del genere, in realtà si ritiene fondamentale su ogni singolo prodotto venduto dall’azienda.
        E’ d’accordo?

        Grazie per l’attenzione

        Cordiali saluti.

        • Riccardo Esposito
          09/10/2015 at 8:23 AM  -  Reply

          Fare storytelling per un’azienda: può essere un’attività decisiva se ragioni bene sull’obiettivo. oggi gli spot pubblicitari non funzionano più, le persone glissano e vanno verso il contenuto. Se tu riesci a diventare il contenuto che le persone cercano starai facendo un buon lavoro. Lo storytelling punta a questo: trasformare un messaggio pubblicitario in storia, in emozione. Lo storytelling non è spot “compra questo” ma è un messaggio capace di soddisfare esigenze precise: la ricerca delle emozioni.

  • Salve Riccardo !
    Sono un’agente immobiliare e di storie dietro una casa venduta e comprata ce ne sono davvero tante .. come potrei trasformarle e meglio dire raccontarle per valorizzare la mia agenzia immobiliare o me stesso ?

  • buongiorno Riccardo,
    sono Alessia una farmacista, come potrei iniziare a raccontare una storia sulla pagina della mia attività?Vorrei improntare la pagina come un luogo in cui trovare informazioni e contenuti utili piuttosto che solo la mera promozione di creme.vorrei mettere a disposizione la mia formazione a livello pratico nella vita di tutti i giorni..prendendo spunto dalla mia vita reale, febbre della mia bambina, tagli e ferite..etc

    • Fare storytelling su un argomento così delicato non è semplice, per dare una risposta concreta ci vorrebbe un lavoro di analisi. Rifletti sulle difficoltà che incontrano le persone giorno dopo giorno, racconta ciò che vedi durante la tua attività quotidiana.

  • Ciao Riccardo,
    la mia attività riguarda l’insegnamento della lingua inglese ai bambini, affinchè siano pronti per il mondo sempre più connesso e continua interazione con gli altri, altre culture .
    Si tratta di uno spazio gioco totalmente in inglese dove c’è immersione nella lingua.
    Come posso creare una storytelling invitante e attraente per le famiglie?

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